Che Filippo Baldi potesse vincere contro Tommy Robredo, ex numero 5 del mondo che sta cercando di risalire il ranking dopo un brutto infortunio, era nei pronostici. Che potesse dominare il match, per nulla scontato. Invece Baldi è stato perfetto in ogni aspetto del gioco, soprattutto nell’approccio alla partita, mai troppo semplice quando hai di fronte un giocatore esperto (36 anni) e mentalmente sempre fortissimo, come Robredo ha dimostrato al primo turno contro Salvatore Caruso rimontando una situazione difficile (un set e un break sotto).
In una giornata piuttosto ventosa, condizione che non è apparsa molto gradita a Robredo, Baldi è stato molto propositivo, giocando solido da fondocampo con belle variazioni, tra smorzate e discese a rete, dove ha dimostrato buonissima mano. Il giocatore di Vigevano, 22 anni, ha fatto un gran salto di qualità dopo aver passato le qualificazioni agli Internazionali d’Italia battendo due top 100, grazie anche al supporto di coach Francesco Aldi, col quale ha cominciato a lavorare lo scorso anno. Proprio Aldi, durante la passata edizione del torneo di qualificazione alle Next Gen ATP Finals di Milano, si disse sorpreso di come un ragazzo “con le qualità tecniche e fisiche di Filippo, non riesca a salire di classifica”. In un anno il balzo è stato enorme e ora l’obiettivo stagionale di garantirsi un posto nelle qualificazioni dell’Australian Open (bisogna arrivare intorno alla 250esima posizione ATP: attualmente Baldi nell’ATP Race, la classifica che tiene conto dei soli risultati del 2018, è 249esimo) è sempre più vicino. E Firenze potrebbe permettergli di staccare il biglietto per Melbourne.
Al prossimo turno affronterà il vincente del match tra Lorenzo Sonego e Arthur De Greef