Leggere il numero 413 di fianco alla classifica di Andrea Pellegrino, 21 anni di Bisceglie, è un insulto al suo talento, di primissimo livello. Ne ha fatte le spese Gianluigi Quinzi, 22 anni, ex campione di Wimbledon juniores, sconfitto 7-6 6-1, uno score che poteva essere ancora più severo se Pellegrino non avesse sbagliato un clamoroso smash a due passi dalla rete sul set point del primo set (6-5, 40-30 lo score in quel momento), dopo aver già dilapidato un vantaggio di 4 a 1 e due break.
“Credo che in tanti abbiano pensato che il match sarebbe girato sul quell’errore – ha detto Pellegrino – ma io ero tranquillo. E poi c’era un tie-break da giocare e quindi era necessario rimanere molto concentrati. Giocare un derby non è mai facile ma credo di aver vinto un bel match”.
D’accordo anche il suo coach, Giancarlo Petrazzuolo, che lo segue dallo scorso giugno: “Quell’errore è stato talmente evidente che non ha nemmeno fatto così male. In realtà, è stato peggio farsi riprendere da 4 a 1 sopra. Andrea è forte tecnicamente e fisicamente ma può migliorare nell’energia che bisogna mettere nel lavoro quotidiano e soprattutto quando incontra delle difficoltà durante il match. Per esempio, lui vive ancora troppo di sensazioni proprie, guarda solo se stesso e poco a quello che succede dall’altra parte della rete”. Da qui una scelta intelligente che merita di essere spiegata, perché troppo spesso la concessione di wild card viene vista come una scorciatoia per arrivare in alto: “Nel suo caso la scelta è stata fatta per abituarlo alle difficoltà. Lui ha il livello per giocare questi tornei ma deve imparare a gestire i momenti duri. E allora, fargli giocare tornei con avversari più tosti, lo sta aiutando a maturare”. Perché la fiducia non si acquisisce soltanto vincendo match (facili) ma anche alzando la qualità degli avversari, presupposto che il giocatore abbia capacità tecniche che gli permettano di giocare a quel livello. E Pellegrino certamente le ha.
“Quest’anno non ho vinto tante partite ma sento che il mio tennis sta crescendo: in futuro potrò togliermi tante soddisfazioni” ha aggiunto Pellegrino. Che del prossimo avversario, lo spagnolo Roberto Carballes-Baena, testa di serie numero 2 del torneo, ha detto: “E’ duro da affrontare perché non ti regala mai una palla e ti devi conquistare ogni singolo punto”.